NAto per fotografare il mondo intorno a me
Quando ero piccolo, a volte mio padre mi prendeva e mi portava via con se senza dirmi dove saremmo andati. Potevo solo intuire che avremmo fatto delle fotografie perché scorgevo nei sedili posteriori della macchina quell’enorme fagotto rigido arancione che sapevo contenesse la sua amata Reflex Analogica KONIKA AUTOREFLEX T e i relativi obbiettivi. Poi un giorno mi portò per il mio compleanno a prendere la mia prima macchina fotografica compatta CANON PRIMA con la quale fotografai gite, feste, compagni e a fare li prime scampagnate fotografiche.
Ma non mi bastava. Non riuscivo ad sentire quel rapporto simbiotico tra occhio, obbiettivo e soggetto da fotografare. Con gran timore e timidezza chiesi a mio padre di insegnarmi i rudimenti per fotografare con la sua reflex. Fin dai primi scatti capii che l’intimità che si creava tra il mio occhio, la macchina e il soggetto mi faceva sentire sicuro e lontano da ogni giudizio. Mi sentivo al sicuro come mi sento ancora oggi quando appoggio l’occhio al mirino. Poi l’ansia e l’attesa dello sviluppo erano dei momenti magici. Sarebbero stati dei capolavori, delle scene mediocri, o dei totali fallimenti? Questo era lo stato d’animo nell’andare a ritirare gli sviluppi.
Passano gli anni e arriva il digitale. Dapprima con una Fujifilm FinePix F810 che comprò mio padre perché stanco di portarsi sempre dietro tutto il kit di macchina più obbiettivi. Nel frattempo crebbe in me la passione per i computer e conseguentemente anche per l’editing fotografico. Ma il rapporto con quella compatta non mi dava quell’intimità che ero riuscito a trovare con la reflex.
Quindi mi decido e arriva la mia prima reflex digitale. La scelta cadde su NIKON D3100 con un bel 55-300 per avere una gamma completa.
Di limitazioni ne aveva tante, ma per ben 12 anni mi ha dato gioie e soddisfazioni e mi ha insegnato qualcosa in più sul mondo digitale.
A prescindere dal mezzo ho sempre cercato quel rapporto intimo tra il mio occhio e la camera oscura di puntamento, che mi ha fatto e mi fa sentire parte della scena. Più di qualche volta mi hanno consigliato mirrorless o super compatte. Ma ho sempre optato per le reflex per la privacy di cui ho bisogno quando scatto.
Always Searching For The Shot
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“When words become unclear, I shall focus with photographs. When images become inadequate, I shall be content with silence.”
“There is only you and your camera. The limitations in your photography are in yourself, for what we see is what we are.”
“Black and white are the colors of photography. They symbolize the alternatives of hope and despair to which mankind is subjected.”